Iva Berasi - articoli, lettere e interviste dalla stampa | |||||
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Trento, 10 novembre 2002 Signor Direttore, Le chiedo cortesemente ospitalità per una precisazione a proposito dell’articolo pubblicato oggi, 9 novembre 2002, con il titolo “E sulla Jumela le Berasi si ribella”. Anzitutto la ricostruzione dei fatti. Avendo il Comitato per l’ambiente espresso parere favorevole sul nuovo progetto di impianti e piste in Val Jumela, ho immediatamente comunicato al Presidente Dellai che mantenevo le mie riserve sulla compatibilità ambientale del progetto e quindi non avrei portato in Giunta una proposta di deliberazione favorevole alla realizzazione dell’impianto. Il parere del Comitato per l’ambiente è, come noto, obbligatorio, ma non vincolante: il giudizio di compatibilità ambientale lo dà la Giunta e non si tratta di recepire burocraticamente il parere – sia pure autorevole – di un Comitato tecnico, ma di fare una valutazione politica e quindi trarne le dovute conseguenze sul piano autorizzatorio. Non a caso la precedente deliberazione assunta dalla Giunta provinciale aveva preso atto del parere negativo del Comitato per l’Ambiente, ma aveva deciso diversamente. Il Presidente Dellai ha preso atto del mio punto di vista, ma ritenendo che la maggioranza della Giunta fosse favorevole a concedere l’autorizzazione, mi ha espressamente dichiarato che la deliberazione l’avrebbe presentata egli stesso. A quel punto gli uffici del Dipartimento all’ambiente hanno predisposto l’atto, conforme al parere del Presidente. Giovedì mattina ho constatato – con grande sorpresa - che la proposta di deliberazione era stata inserita all’ordine del giorno della Giunta non fra le delibere del Presidente (com’era avvenuto nel caso precedente e come sarebbe stato comprensibile, alla luce di quanto avevo chiarito al Presidente), ma fra quelle che avrei dovuto proporre io. Dunque si sarebbe verificata una situazione , a mio avviso, irresponsabile: l’assessore all’ambiente, notoriamente contraria al provvedimento, avrebbe sottoposto ai colleghi un atto favorevole all’intervento, chiedendo di non votarlo. E’ evidente che ognuno avrebbe potuto chiedermi: “E perché ci sottoponi per l’approvazione un atto sul quale tu, per prima, non sei d’accordo?”. Non commento questo evidente pasticcio procedurale: forse qualcuno ha sottovalutato che talvolta la forma è anche sostanza. Personalmente considero irriguardoso nei confronti dei miei colleghi assessori, inaccettabile sul piano politico e poco trasparente di fronte all’opinione pubblica portare in Giunta per l’approvazione un atto sul quale voto contro. Contro ciò mi sono ribellata e per questa ragione ho preteso che l’atto venisse ritirato. Le competenze c’entrano poco. Spetta al Presidente, quando vi sono contrasti su un argomento, acquisire preventivamente un orientamento della Giunta sull’argomento e, quindi, disporre gli atti conseguenti. E’ successo così la volta precedente, succederà così, immagino, anche questa volta. Nel merito del provvedimento – che non riguarda materia oggetto di accordi di coalizione - le mie posizioni coincidono perfettamente con quelle dei Verdi, sono note da tempo e non sono cambiate. Semmai si sono rafforzate dopo il pronunciamento dei magistrati amministrativi del T.A.R. di Trento sulla precedente deliberazione riferita agli impianti in val Jumela.. Iva Berasi
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IVA BERASI |
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